Zona stadio off-limits, auto rimosse e una quarantina di agenti impegnati per garantire la sicurezza, ieri pomeriggio, in occasione della sfida di Coppa Italia, al Sinigaglia, fra Como e Alessandria. Tutto per una gara considerata a rischio anche se, a conti fatti, non ci sono stati disordini e sugli spalti c’erano meno di 200 tifosi. “Non posso non riconoscere la fondatezza del dubbio che nasce nel cittadino – commenta il comandante della Polizia Locale di Como, Donatello Ghezzo – Ma spesso, non sapendo prevedere le possibili complicazioni, si preferisce eccedere con le misure di sicurezza piuttosto che sottovalutare il fenomeno”. La gara fra Como e Alessandria, del resto, era considerata a rischio anche se – a conti fatti – non ci sono stati disordini, anzi. Difende i provvedimenti adottati, il Questore di Como, Michelangelo Barbato. “La priorità è garantire la sicurezza dobbiamo calcolare i fattori di rischio per ogni partita – spiega – Le barriere sono un elemento fondamentale per tenere sotto controllo la zona e le persone anche in funzione preventiva e anche in partite che sulla carta non presentano rischi, perché basta un episodio per creare problemi”.