Il vertice di oggi si è chiuso senza soluzioni definitive, ma le posizioni tra azienda e sindacati si allontanano
Alta tensione oggi a Milano nella riunione di oggi sul futuro della Sisme, azienda metalmeccanica di Olgiate Comasco al centro di una lunga e delicata vertenza.
L’incontro – organizzato nella sede dell’Agenzia Regionale del Lavoro – è finito in serata senza firme definitive, ma con posizioni sempre più distanti tra azienda e sindacati. <Abbiamo presentato un documento in cui chiedevamo di dare applicazione dell’accordo del 29 novembre, su contratto di solidarietà e mobilità volontaria – spiega Alberto Zappa, segretario della Fim Cisl di Como – un documento che, se attuato, eviterebbe i 223 licenziamenti e permetterebbe di affrontare i problemi che pesano sulla Sisme>.
I vertici dell’azienda di Olgiate Comasco, aggiunge Zappa, <hanno detto che, con la situazione attuale, non hanno ottenuto le risposte che si attendevano e perciò procederanno con i licenzialmenti. Mettere in mobilità 223 persone senza un accordo è qualcosa di mai visto prima>.
L’ultimo giorno utile per tentare di chiudere la vertenza con un accordo è venerdì prossimo; per quella data, le parti sono state nuovamente convocate dalla Regione a Milano.
Domani, intanto, nella sede della Sisme di Olgiate Comasco i rappresentanti sindacali terranno un’assemblea con i dipendenti.