Truffe al telefono e trucco dello specchietto: la polizia di Como segnala alcuni tentativi, in città, nei giorni scorsi, a danno prevalentemente degli anziani.
Il primo copione, spiegano dalla Questura, è il finto poliziotto al telefono. L’anziano riceve una telefonata nella quale un uomo si qualifica come carabiniere o poliziotto e lo informa che il figlio è coinvolto in un incidente stradale. Sostiene di averlo accompagnato in caserma e che per rimetterlo in libertà sia necessario versare diversi migliaia di euro. La telefonata si conclude con la richiesta della somma che verrà ritirata dal truffatore tramite visita a domicilio da un fantomatico avvocato.
La polizia invita ovviamente a denunciare i truffatori, a chiedere sempre un tesserino di riconoscimento (e nel dubbio chiamare il 112) e a ricordare che le forze dell’ordine non chiedono ma, in alcun caso, la consegna di somme in denaro.
Diffusa, purtroppo, anche la truffa dello specchietto: i truffatori dopo aver colpito l’autovettura della vittima predestinata, tentano di attirare l’attenzione per far fermare il malcapitato e cercare di convincerlo a farsi consegnare dei soldi come risarcimento del danno allo specchietto retrovisore (ovviamente già danneggiato). Il rumore che simula l’incidente è provocato da una pallina in gomma o da tennis, lanciata mentre l’auto della vittima sorpassa.
In questi casi, la questura ricorda di esigere l’intervento della polizia e di non cedere alle richieste di presunti accordi amichevoli.