Il truffatore aspetta che l’auto faccia retromarcia. Poi appena l’utilitaria si muove, lui si lancia in terra scagliando un vecchio telefonino.
La trappola è scattata: la donna al volante è convinta di aver investito il pedone, che avanza subito richieste di risarcimento immediato.
Per sua sfortuna, però, proprio in quel momento passa una pattuglia della polizia locale in borghese. Gli agenti vedono una situazione anomala e chiedono informazioni. I colleghi rilevano l’incidente, ma capiscono che qualcosa non torna. Il truffatore rifiuta le cure dell’ambulanza: sostiene che nel presunto investimento il telefonino è andato distrutto. In effetti mostra un vecchio cellulare rotto, ma al tempo stesso ha in tasca uno smartphone di ultima generazione, nel quale – dice lui – ha inserito la scheda appena prelevata dal telefonino appena rotto.
Nelle ore successive, gli investigatori della polizia locale acquisiscono le immagini di videosorveglianza di un negozio e scoprono chiaramente il trucco: l’uomo, un 35enne milanese, aspettava dietro le auto in sosta e al primo accenno di retromarcia inscenava la truffa.
Dell’episodio – per il quale la donna al volante potrà presentare querela – è stata informata la Procura di Como.