E chi l’ha detto che Como non è pronta per i grandi eventi? Oggi, giornata campale per il capoluogo per l’arrivo della Befana in piazza Duomo e per il “Day 2” dei saldi, la felicità di tanti partecipanti era evidente. Altro discorso è la gestione a monte dei grandi eventi, visto che la “natura” (giusta o sbagliata che si ritenga) sembra aver voluto fare il proprio crudele corso, presentando in un solo pomeriggio il conto al Comune dell’inerzia politico-amministrativa nell’organizzare qualcosa di nuovo ed efficace per l’accoglienza di chi viene in città attirato da iniziative, eventi, vendite promozionali.
E così, visto che di autosili o aree di cintura collegati in maniera rapida, razionale ed efficiente al centro non si è vista l’ombra (in 4 anni e mezzo la situazione su questo fronte specifico è del tutto identica al maggio 2012), e visto che l’offerta di posteggi pure a ridosso del centro è diminuita, ecco che alla fine si arriva ad assistere a una sorta di nemesi rispetto a 54 mesi di politica della viabilità: le mura antiche lungo viale Cattaneo ridotte a un enorme parcheggio, come fossero i selvaggi anni ’80. Un’immagine davvero d’altri tempi e totalmente in controtendenza rispetto agli inviti a lasciare l’auto altrove rilanciati dal Comune, peraltro mentre il Valmulini oggi ha compiuto l’ennesimo bagno di sangue (nemmeno un centinaio i posti occupati nel momento di “massima” affluenza) e gli autosili centrali sono andati completamente esauriti in numerose occasioni.
Insomma, se dire che Como non è pronta per i grandi eventi è un’esagerazione, affermare che la giornata di oggi – almeno simbolicamente – abbia un sapore amarissimo per l’amministrazione Lucini sul fronte della sosta è certamente meno pindarico.
I capi di governo sono fantastici. Spesso sembra che siano gli ultimi a sapere quello che la gente vuole.
(Aung San Suu Kyi)
Il comandante Ghezzi può dire quante multe sono state fatte ? Grazie.