(21.20) Un presidio fisso delle forze dell’ordine e i primi espliciti malumori di alcuni abitanti di via Regina. Non ha mancato di innescare immediate ricadute l’ufficializzazione della zona di Como che entro una quindicina di giorni ospiterà i prefabbricati per circa 300 migranti. L’area, come anticipato da Etv, è l’ex deposito di auto “Rizzo”, di proprietà comunale e da tempo inutilizzato e che da oggi sarà gestito direttamente dalla Prefettura per le operazioni di pulizia e approntamento per i container in arrivo. A partire dalle 18, davanti al cancello oltre il quale si estendono i 2.500 metri quadrati in questione è presente un presidio fisso delle forze dell’ordine.
Oggi la “staffetta” è stata tra le volanti della squadra mobile e i carabinieri, e la rotazione è prevista anche per le prossime settimane. Attorno alle 19.30 in via Regina sono arrivati anche due responsabili dell’impresa che avrà il compito di preparare materialmente il piccolo hub comasco per la collocazione dei container.
Da segnalare, però, che alcuni residenti della palazzina esattamente di fronte all’ex deposito Rizzo hanno già chiaramente manifestato contrarietà e malumori per la scelta della località, osservando il grande movimento dalle finestre affacciate sull’area e contestando l’operazione che avrebbero voluto realizzata altrove. Un tema, quello della futura convivenza tra i residenti di via Regina e il futuro campo per i migranti oggi alla stazione San Giovanni, che si annuncia inevitabilmente delicato.
Ma malumori di cosa ? Inevitabilmente delicata la convivenza ? Sarebbe forse meglio piazzare i container davanti al prato della stazione ? In questo momento per tamponare l’emergenza mi sembra l’unica soluzione possibile .
Finalmente una soluzione all’orizzonte! Ovunque sia ma via dalla stazione. Sono esseri umani con una dignità.
Ho visto il servizio di espansione: la solita sindrome Nimby; il signore al balcone parlava genericamente, al solito in questi casi, di sicurezza; il tizio incontrato per strada se la prendeva, ti pareva, con la cattiva Europa. Ma queste persone hanno un’idea, sia pure vaga, della difficoltà di gestire questi flussi? Preferirebbero che queste persone stazionassero in modo precario, disordinato, antigienico davanti San Giovanni?