di Davide Cantoni
Migranti, la svolta è vicina: il Ministero dell’Interno ha attivato le procedure per l’invio a Como di strutture abitative per accogliere le oltre 500 persone che da settimane vivono alla stazione di San Giovanni.
La novità, importantissima, è emersa oggi durante un vertice tra il prefetto, Bruno Corda, il sindaco, Mario Lucini e l’assessore ai servizi sociali, Bruno Magatti. Si tratta di strutture componibili, ovviamente provvisorie, che ospiteranno ampie camerate per i letti oltre a servizi igienici. I costi dell’intera operazione saranno coperti dal Ministero.
Un deciso passo avanti, insomma, per far fronte all’emergenza. “Stiamo lavorando velocemente per affrontare la situazione nell’interesse dei cittadini comaschi e perché i migranti possano ottenere un aiuto dignitoso” ha spiegato il Prefetto a Etv. Ancora non è possibile sapere quando, e dove, le strutture saranno allestite. Anche se la sensazione è che si voglia accelerare il più possibile al netto del rispetto di ogni procedura.
Sul fronte dell’ubicazione non ci sono molte certezze al momento anche se pare siano tre ipotesi prevalenti. La prima, che circolava da qualche giorno ed è stata evidenziata oggi dal consigliere comunale del Pd, Guido Rovi, vede l’allestimento delle strutture abitative nell’ area dell’ex Scalo merci. Si tratta della vasta zona abbandonata da anni che sorge esattamente alla fine parcheggio a pagamento situato poco prima dello scalo cittadino. Ne fanno parte anche due grandi capannoni in disuso, sebbene in realtà già decisamente popolati, come dimostrano le poltrone all’esterno, i panni stesi e il continuo andirivieni di giovani stranieri con lo zaino in spalla. Su questo fronte vi sono comunque alcuni ostacoli, l’area è privata e ogni decisione dovrà essere subordinata alla disponibilità dei proprietari.
In seconda battuta non è esclusa l’area fiere di via Regina Teodolinda dove tradizionalmente viene allestita la Fiera di Sant’Abbondio a fine agosto. Difficile quindi che la zona possa essere occupata: sia per l’evento legato al patrono cittadino sia perché si trova a un passo dall’università.
Un’ultima area, data per estremamente probabile, è invece coperta da massimo riserbo. Oggetto di sopralluoghi e analisi sarà svelata solo se ritenuta adeguata.
Confronto Lucini-Magatti con i consiglieri. Si fa strada l’ipotesi di un “campo migranti”